Centri per l’impiego e categorie protette: normativa e iscrizione nelle liste

I Centri per l’impiego sono delle strutture pubbliche a coordinamenti regionale, dove trovano incontro domande e offerte di lavoro.

Indice

Categorie Protette: la normativa

Il decreto legislativo 276 del 2003 definisce l’introduzione di Centri per l’impiego e garantisce trasparenza ed efficienza dell’occupazione grazie anche al loro collegamento con la Borsa nazionale del lavoro (europalavoro.lavoro.gov.it).

Questo decreto legislativo implica anche l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro per persone svantaggiate quali disabili o persone che hanno subito un incidente sul posto di lavoro e perciò possono occuparsi anche di altre mansioni all’interno di un’azienda, queste persone si chiamano per i Centri per l’impiego categorie protette.

Dopo il decreto legislativo 276/2003 il legislatore, con una circolare ministeriale 41 del 23 ottobre 2004, ha deciso di non solo le modalità di erogazione degli incentivi previsti dall’articolo 13 comma 1 ma anche i soggetti a cui sono destinati. Il decreto legislativo 276 del 2003 è stato modificato successivamente nel 2013, nel 2014, nel 2016, nel 2017 e infine nel 2018 apportando delle aggiunte più o meno importanti nel mercato del lavoro.

Centri per l'impiego

Cosa fa un Centro per l’impiego

Un Centro per l’impiego prevede l’accoglienza, l’orientamento della persona verso il mercato attraverso le sue competenze, vede l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel mercato, esegue la preselezione dei candidati iscritti a quell’offerta di lavoro, indica alle imprese su come piazzare al meglio un’offerta di lavoro sul mercato, inoltre da aiuto ed assistenza alle persone svantaggiate ed ai disabili.

Presso un Centro per l’impiego possono iscriversi persone che hanno perso un posto di lavoro qualora non rientrassero per la domanda di disoccupazione entro certi parametri secondo la normativa vigente, disabili e persone che hanno subito un incidente ancora in grado di lavorare.

Iscrizione alle liste di collocamento

Qualsiasi persona che ha più di 18 anni, un diploma scolastico e che sia andata a scuola fino alla fine dell’obbligo scolastico può iscriversi al Centro per l’impiego della sua zona. Anche un cittadino extracomunitario può richiedere l’iscrizione alle liste di collocamento presso il Centro per l’impiego purché presenti il permesso di soggiorno in originale con relativa fotocopia e un’altra eventuale richiesta di rinnovo in originale con relativa fotocopia.

Ci sono due tipi di iscrizioni al centro per l’impiego: una semplice registrazione con carta d’identità ed una dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro.

Con la registrazione si fa subito un colloquio con la richiesta di inoltro del curriculum vitae aggiornato per poterlo inserire nella banca dati affinché i potenziali datori di lavoro vedranno i potenziali lavoratori.

Invece con la dichiarazione di immediata disponibilità, la persona in cerca di lavoro ottiene lo stato di disoccupazione (domanda che si può fare anche online attraverso il sito dell’INPS o tramite i patronati sindacali) e s’impegna presentarsi periodicamente al Centro, su appuntamento, per il rinnovo di esso.

Inoltre, la legge prevede l’iscrizione a queste liste di collocamento se il richiedente non lavora, se ha un lavoro ma il reddito non supera i limiti disposti dalla legge e se ha un rapporto di lavoro a tempo determinato di durata inferiore agli 8 mesi.

Collocamento mirato

Dopo la modifica nel 2016 del decreto legislativo n. 273 del 2003, il legislatore ha introdotto nel mercato del lavoro il collocamento mirato da parte dei Centri per l’impiego alle aziende. Un’azienda con 15 dipendenti, dopo la modifica di questo decreto, è obbligata ad assumere una persona delle categorie protette in base al numero di lavoratori sotto alle sue dipendenze:

  • se ha dai 15 ai 35 dipendenti, deve assumere un lavoratore appartenenti alle categorie protette;
  • se ha dai 36 ai 50 dipendenti, deve assumere due lavoratori appartenenti alle categorie protette;
  • invece se l’azienda ha più di 51 dipendenti, i lavoratori assunti delle categorie protette devono essere il 7% dei lavoratori totali

Per essere assunti, la persona disabile o con un grado di invalidità maggiore del 33% deve iscriversi alle liste di collocamento mirato presso il centro per l’impiego di residenza. Tale lista è formata da una graduatoria unica locale in base a:

  • anzianità di iscrizione presso gli elenchi del collocamento obbligatorio;
  • condizione economica;
  • carico familiare;
  • difficoltà motoria della persona nel territorio;

Centri per l’impiego in tutta Italia

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