Contributi previdenziali, cosa sono, chi li paga e come si calcolano

È importante capire bene tutto ciò che concerne i contributi previdenziali, analizzando bene le norme che li regolano, gli obblighi che hanno non solo i lavoratori ma anche le aziende che assumono. Ma non dimentichiamoci che bisogna stare attenti anche alle multe previste, in caso di mancato pagamento.

Cosa sono i contributi previdenziali

Generalmente, quando si parla di contributi previdenziali ci si riferisce ai versamenti obbligatori, che vengono calcolati in proporzione sul reddito oppure sulla retribuzione.

Versamenti che si devono effettuare all’INPS o alle varie casse previdenziali, per quanto concerne il riconoscimento di prestazioni di tipo assistenziale o di prestazioni di tipo previdenziale.

Contributi previdenziali

I contributi versati dai datori di lavoro e dai lavoratori al sistema previdenziale, INPS, sono sia contributi per la pensione di anzianità; che contributi per l’assicurazione (INPS o all’INPDAP per quanto riguarda il pubblico impiego). Sono calcolati sulla base delle seguenti componenti salariali:

  • stipendio base;
  • pagamenti extra salariali;
  • altri tipi di reddito come premi e benefici, che possono essere considerati parte dello stipendio base.

A quanto ammontano i contributi previdenziali

Per quanto riguarda il rapporto di lavoro in subordine, i contributi vengono calcolati in proporzione rispetto alla retribuzione. C’è una specifica percentuale da versare in base all’imponibile del reddito dichiarato.

I contributi previdenziali nel caso di lavoro autonomo vengono calcolati in proporzione al reddito, associando sempre una percentuale da versare, questa in base agli enti ed alla categoria può variare.

Chi paga i contributi previdenziali

I contributi INPS vengono detratti in parte dal lavoratore attraverso la sua busta paga, e in parte direttamente dal datore di lavoro, con delle aliquote che possono variare. In generale siamo tra l’8% e il 10% per il lavoratore ed intorno al 22% per l’azienda (datore di lavoro).

In base alla categoria è presente anche delle casse previdenziali. Riportiamo le principali:

Quali sono i contributi previdenziali

I contributi previdenziali obbligatori si versano per l’intera durata dell’attività lavorativa

  • I contributi figurativi li paga l’ente di previdenza.
  • I contributi volontari li versa il lavoratore di sua iniziativa, per il raggiungimento degli anni di contribuzione che sono necessari per ottenere una certa tipologia di pensione.
  • I contributi di riscatto li paga volontariamente il lavoratore o il datore, per la copertura dei periodi che non prevedono l’obbligo di contribuzione.
  • I contributi da ricongiunzione riguardano solo chi ha fatto più lavori, per la somma dei versamenti effettuati durante l’attività lavorativa.

Come si calcolano i contributi previdenziali

Per i lavoratori dipendenti l’ammontare annuo viene suddiviso in quote uguali, basandosi sul numero di mensilità di retribuzione previste dal contratto collettivo di lavoro applicato.

Per i lavoratori non dipendenti si calcola sul reddito che deriva dall’attività di lavoro. Il versamento si esegue in tre rate e non si considerano i redditi di altro genere, come le rendite finanziarie.

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