Oggi vediamo come gestire la detrazioni spese mediche ed dei farmaci. Recentemente sono state apportate molte novità per quanto concerne la dichiarazione dei redditi per la detrazione di ogni spesa sanitaria e medica fatta dal contribuente, iniziando da nuove regole per quanto riguarda il passaggio dei dati delle spese da parte degli ospedali, dottori, edifici convenzionati e non, che ora vengono inserite nel consueto modello 730.
Detrazioni spese mediche: cosa sono
Iniziamo col dire che la detrazione delle spese mediche al contribuente, permette di:
- scaricare le spese sanitarie svolte nel corso dell’anno sia per conto di sé stessi o coniuge, familiare a carico e non, o disabile dalle tasse;
- scaricare le spese mediche dalle tasse che il contribuente dovrebbe pagare.
In caso a carico si abbia un disabile, è bene sottolineare che la detrazione è valida solo per specifiche spese sanitarie che vengono riconosciute dalla legge. Il tutto è pari al 19% IRPEF della franchigia del valore complessivo di 129,11 euro.
Altra cosa fondamentale da tenere bene a mente è che il tetto massimo previsto dalle spese sanitarie che si possono detrarre per i familiari che non si hanno a carico è del valore di 6.197,48 e l’importo complessivo delle spese bisogna che sia riportato per intero senza diminuirlo dalla franchigia 129,11 euro.
Spese mediche e sanitarie: novità sui figli a carico
Diverse le agevolazioni fiscali pubblicate recentemente da parte dell’Agenzia delle entrate. E’ stata confermata, infatti, che in fase di dichiarazione dei redditi, è possibile usare in detrazione anche le spese che sono state sostenute per i figli che si hanno a carico. Fin qui nessuno grande novità.
La vera chicca arriva quando si scopre che il tutto coinvolgerà i contribuenti con figli a carico di un’età inferiore o uguale a 24 anni. Quest’ultimi, soprattutto, verranno considerati a carico se e solo il reddito loro non supera annualmente la cifra di 4mila euro. Analizzando tutte le altre circostanze, quando i figli hanno compiuto già 25 anni, il limite massimo di reddito rimane quello di sempre, ovvero: 2mila e 840,51 euro.
Una volta che si supera il reddito che viene impostato dalla legge, sia per i figli che hanno meno di 24 anni che per quelli che hanno un’età maggiore, il genitore o contribuente che sia non potrà in alcun modo più detrarre dalla dichiarazione dei redditi ogni spesa sanitaria sostenuta per i propri figli.
Spese mediche detraibili, quali e come
Quali sono le spese mediche si possono detrarre? Eccole in elenco:
- esami clinici;
- cure;
- le visite mediche ordinarie e specialistiche fatte anche tramite medici o professionisti privati;
- ricoveri e/o interventi chirurgici;
- ecografie e visite strumentali in generale
Per quanto riguarda i pagamenti, invece, si possono fare in questo modo:
- pagare in contanti: dispositivi medici, visite ospedaliere, esami del sangue e delle urine, acquisto di farmaci
- pagare con carta di credito o bancomat: visite specialistiche, come può essere quella dentistica o comunque effettuate in studi privati
In edifici privati non accreditati al SSN, invece, è possibile detrarre le spese solo ed esclusivamente con i pagamenti tracciabili ovvero con obbligato di pagamento attraverso:
- bonifico bancario o postale,
- carta di credito;
- assegni;
- carta di debito bancomat.
Detraibilità delle spese mediche: a chi spetta
Ciascun contribuente, può detrarre senza alcun problema le spese mediche che sono state sostenute a proprio nome o familiari fiscalmente a carico, non altro che:
- figli (naturali o adottivi);
- genitori;
- generi e nuore;
- coniuge;
- fratelli o sorelle.
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